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L'aperitivo perfetto? Con le olive e niente più.

Aggiornamento: 11 gen 2022

Perentorio Luca Iaccarino di Dissapore, e noi non possiamo che essere d'accordo. Ecco perché abbiamo pensato ad un un modo diverso di gustare la regina delle olive italiane: la Taggiasca Dry.


aperitivo con olive taggiasche essiccate

Noccioline, patatine e piattini hanno tutti effetti collaterali poco piacevoli, l'aperitivo perfetto è quello accompagnato dalle olive.

Di motivi sembrerebbero essercene parecchi, secondo Dissapore: se va bene nove volte su dieci "i piattini" non sono di ottima qualità, per non parlare del buffet ché gli “apericena” - continua Iaccarino - sono "una delle grandi iatture della contemporaneità". La stessa considerazione che Anthony Bourdain aveva per la moda del brunch: "sembra inventato per rendere felice chi si impigrisce nel letto e vuole fare colazione e pranzo insieme, ma ai ristoranti serve per smaltire gli avanzi del weekend, riciclandoli in modo accattivante".


Perché non approfittare di patatine e arachidi allora? Perché non si riesce mai a fermarsi e così, invece di spiluccare piacevolmente qualcosina per accompagnare il bicchiere di vino o la birra, ci si rovina l'appetito.


Le olive, invece, sono perfette. Sono il perfetto punto di contatto tra dolce, amaro, acido, grasso e salato per accompagnare un bicchier di bianco gelato. Una tira l’altra come le noccioline ma invece di invadere la bocca di quel sapore oleoso e riempire le gengive di detriti, lasciano il palato pulito, anzi, stimolano l’appetito.

Food writer, critico gastronomico e sopratutto "cintura nera di trattorie", Luca conclude con un ricordo delle osterie liguri: quando da ragazzo prendeva un gottu de giancu –un bicchier di pigato – e la signora lo serviva con una ciotola di olive taggiasche.


Olive taggiasche in salamoia, la versione più nota e tradizionale. E se ad accompagnare l'aperitivo perfetto ci fosse una ricetta innovativa? Abbiamo messo a punto un modo diverso di gustare la regina delle olive italiane: la Taggiasca Dry. Dopo il periodo di fermentazione, i frutti della Taggiasca, privati del nocciolo, vengono essiccati e accuratamente confezionati. Una versione inedita e ne siamo sicuri: la taggiasca dry vi conquisterà.




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